Miglioramento delle DispersioniTermiche e Problemi di Muffa

Quando si intraprendono interventi per migliorare le dispersioni termiche, come la sostituzione
dei serramenti o l’installazione di un cappotto termico, è comune riscontrare l’insorgenza di
problemi di muffa. Questi problemi si manifestano spesso in corrispondenza dei ponti termici,
particolare nei punti delle pareti dove sono presenti dei pilastri.

Cos’è un Ponte Termico?
Un ponte termico è un’area in un edificio in cui si ha un aumento della trasmissione di calore
causa di una discontinuità nei materiali. Queste aree sono più soggette a perdite di calore e, di
conseguenza, possono causare problemi di condensa e muff

Cause della Muffa
La muffa si sviluppa quando l’umidità presente nell’aria si incontra con superfici fredde,
quelle dei ponti termici. Questo porta alla condensazione dell’umidità, creando un ambiente
favorevole alla proliferazione della muffa. Anche se un buon isolamento termico limita le perdi
di calore, se non eseguito correttamente, può aggravare i problemi legati alla condensa..

Soluzioni per Prevenire la Muffa

Isolamento Corretto

  1. Isolamento dei Ponti Termici: Assicurarsi che tutte le aree potenzialmente problematiche,
    come i pilastri, siano adeguatamente isolate per prevenire la formazione di ponti termici.
  2. Materiali di Qualità: Scegliere materiali isolanti di alta qualità che riducano al minimo la
    trasmissione di calore.

Ventilazione Adeguata

Ventilazione: Implementare un sistema di ventilazione che garantisca un ricambio d’aria
sufficiente per ridurre l’umidità interna

Controllo dell’Umidità

  1. Deumidificatori: Utilizzare deumidificatori per mantenere l’umidità a livelli accettab
    soprattutto nei mesi invernali.
  2. Monitoraggio dell’Umidità: Installare sensori per monitorare costantemente i livelli di
    umidità e intervenire rapidamente se necessario.

Grazie alla VMC, è possibile vivere in un ambiente sano, garantendo il ricambio d’aria senza
disperdere calore durante l’inverno e mantenendo freschezza d’estate, permettendo così
all’edificio di “respirare